Dichiarazioni a firma di Forza Italia: Pino Pulito, Giacomo Conserva, Mauro bello e Pasquina D’Ignazio.
Se le dimissioni sono veramente irrevocabili, diciamo che il vice sindaco ha dato prova di un atto di coraggio, di cui ne va dato merito anche perché, obiettivamente, nelle dimissioni, lo stesso Coletta lamenta una amministrazione ormai sorda e poco lungimirante, soprattutto nell’ ascoltare i propri cittadini.
Ad oggi dal sindaco Ancona tutti (sia maggioranza che opposizione) aspettiamo delle risposte da 6 anni , soprattutto per quanto riguarda l’annosa questione “ufficio tecnico”, al quale dedicheremo una battaglia ad oltranza, al fine di tutelare i nostri cittadini e la nostra piccola e media impresa, i professionisti, tutti arenati ormai da anni a causa dello stallo del predetto ufficio, al quale il sindaco Ancona non ha portato quel quid pluris promesso già dalla sua prima sindacatura, con l’aggravante di essersi tenuto la delega alla urbanistica, per ben 5 anni, facendo addirittura aumentare le pratiche edilizie che da anni necessitano di risposte.
Questo modo di gestire l’ufficio ha affossato ancora di più le nostre maestranze, costrette a trovare lavoro fuori e, in alcuni casi, a chiudere baracche e burattini, licenziando i propri dipendenti.
Ci riserviamo, altresì, di lottare per mediare sul modus operandi della raccolta differenziata nell’agro (vedi soprattutto San Paolo), per quanto ci riguarda obsoleta e arcaica, soprattutto per la conformazione del nostro territorio, ma in questo momento storico, non vogliamo fare sciacallaggio nei confronti dell’ex vicesindaco il quale, anche sbagliando, ha comunque sempre dato prova di voler bene alla nostra città.
Il sindaco Ancona, ma soprattutto il Pd, a questo punto, subisce una bruttissima sconfitta politica, della quale il Sindaco Ancona, ne deve prendere atto, ammettendo la propria incapacità nell’affrontare importanti questioni e nell’aver dato alla burocrazia molto di più della considerazione che meritava, a discapito di coloro i quali lo hanno portato a essere eletto sindaco per la seconda volta.
Un sindaco che resta sempre sordo alle doglianze anche dei propri consiglieri, portando avanti un proprio progetto politico, di comune accordo con i dirigenti.
Ancona non deve scordare che lo stesso dai banchi dell’opposizione ha lottato contro la burocrazia, quella burocrazia che oggi lo sta affossando, ma che lui preferisce sempre tutelare e difendere.
A questo punto ci aspettiamo qualcosa di importante anche da quei consiglieri del Pd che, a differenza di Stefano Coletta, preferiscono subire passivamente e il sindaco Ancona e i dirigenti che hanno imbrigliato la nostra città.
Le dimissioni date nell’imminenza dell’approvazione del bilancio consuntivo lanciano un chiaro segnale a Franco Ancona e company, a buon intenditore poche parole.