Terzo settore: gli errori, il futuro – Lo Stradone

Terzo settore: gli errori, il futuro

L’incapacità di comprendere e relazionarsi con la politica (scimmiottandone riti e linguaggi); la tentazione delle logiche aziendali e manageriali ; il logoramento delle idealità e la frantumazione dei soggetti. Sono soltanto tre degli errori capitali commessi dal terzo settore italiano, da sempre frazionato.
Negli oltre 30 anni della sua esistenza come soggetto sociale riconosciuto, questi errori ne hanno minato la forza e diminuito la qualità della presenza. Fino a insinuare in molti dei suoi protagonisti la sgradevole sensazione di essere inutili, se non correi di politiche antisociali.
Ma è proprio in questa storia così ricca – e poco raccontata – che vanno cercate le risorse per una nuova stagione del terzo settore che contribuisca all’equilibrio della società. Può e deve riemergere la specificità di un impegno che non ha avuto eguali al mondo, con le sue competenze, la sua capacità di anticipazione, le sue utopie.
Per ritrovare quelle risorse occorre però individuare tutti gli errori e imparare da essi, esattamente come succede nella vita di coloro che aspirano a migliorarsi.
A questa assemblea sono invitati tutti i rappresentanti del terzo settore italiano: dall’associazionismo all’impresa sociale, dal volontariato di base alla cooperazione internazionale, dalle organizzazioni strutturate a quelle più informali. Non ci saranno “maestri”, ma si tratterà di una riflessione corale come nelle migliori tradizioni della nostra storia.
Le relazioni introduttive serviranno a mettere a punto le tematiche, per non disperdere la riflessione. Ognuno potrà intervenire con una riflessione propria, di breve durata. Servono parole sincere, efficaci, forti e generose.
Al termine si cercherà di sintetizzare le idee emerse in una “carta per il futuro del terzo settore”, da usare come base per un nuovo periodo storico in cui l’impegno sociale – più o meno organizzato – pesi di più nelle scelte politiche e negli atteggiamenti sociali.