Dal Portogallo alla Valle d’Itria. È il viaggio che compirà la Madonna di Fatima il prossimo fine settimana a Martina Franca in occasione della Festa della Divina Misericordia, istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 la prima domenica dopo la Pasqua.
Tutto nacque da un recente viaggio a Fatima del Rettore della Basilica di San Martino. È stato don Franco Semeraro, infatti, a chiedere ai custodi del Santuario mariano la visita della Madonna a Martina Franca. Un invito che è stato accolto con grande gioia dal Rettore Padre Carlos Cabecinhas, che domenica prossima sarà a Martina Franca portando in dono alla Basilica di San Martino una copia autentica e fedele della Madonna di Fatima.
Un appuntamento religioso di rilevanza internazionale che costruisce un ponte di spiritualità tra il Santuario portoghese e la Basilica dedicata a San Martino di Martina Franca, cittadina della Valle d’Itria notoriamente a forte devozione mariana. Sarà lo stesso Rettore del Santuario di Fatima Padre Carlos Cabecinhas, a officiare la celebrazione eucaristica di domenica alle ore 11.00, mentre in serata alle ore 21.00 è prevista la fiaccolata mariana nella piazza antistante la Basilica, con la Collegiata che resterà aperta fino a notte inoltrata per consentire l’afflusso dei fedeli. I pellegrini in visita a Martina Franca potranno ammirare la statua della Madonna anche nei giorni seguenti all’interno del cappellone adiacente alla chiesa.
Questa sera alle ore 20.00, invece, è prevista la presentazione di due tele mariane restaurate. La prima è quella de “La Pastorella” (Pietro Cataldo Mauro, 1765), mentre l’altra è “L’apparizione della Madonna a San Filippo Neri (E. Petrella, 1705), nel corso di un evento a cui parteciperanno, tra gli altri, la restauratrice Maria Di Capua e Anna Maria Montinaro, Presidente nazionale dell’associazione Presidi del libro.
“Il messaggio della Madonna di Fatima, come quello del Santo Martino, sono di grande attualità nella storia dell’Europa – dice Don Franco Semeraro – non è un caso che Fatima sia meta di pellegrinaggio da parte di tutti i pontefici, mentre a Martina sia ancora vivo il ricordo della visita di Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1989”.
È noto infatti come proprio Wojtyla, nel maggio del 1981, ebbe salva la vita dopo l’attentato di Piazza San Pietro da parte del terrorista turco Mehmet Ali Ağca. Il Papa disse che Nostra Signora di Fatima lo aiutò a restare vivo durante tutto il suo calvario e, qualche anno più tardi, concesse il perdono al suo attentatore. Un legame indissolubile quello che lega Giovanni Paolo II alla Madonna di Fatima e che da oggi legherà la Basilica martinese di San Martino al Santuario di Fatima.
o.cri.