Il Comune di Martina Franca-Assessorato alle Attività culturali e Beni culturali, l’Associazione Ecomuseo di Valle d’Itria e la Fondazione Paolo Grassi presentano la mostra: “Gioconda De Vito, la voce del violino nel mondo”. Un omaggio alla grande violinista martinese ritenuta, ancora oggi, tra i violinisti più bravi al mondo. Fotografie, oggetti personali della celebre violinista martinese e preziosi documenti d’archivio del Fondo Gioconda De Vito della Bibliomediateca Paolo Grassi saranno esposti dal 20 marzo all’8 aprile 2018 nelle Sale del Piano Nobile di Palazzo Ducale.
All’inaugurazione della mostra – in programma martedì 20 marzo 2018 alle ore 18.00 nella Sala consiliare di Palazzo Ducale – porterà i saluti Franco Ancona, Sindaco di Martina Franca. L’introduzione sarà affidata a Paola Cito, dell’Associazione Ecomuseo di Valle d’Itria. Previsti gli interventi di Franco Punzi, Presidente della Fondazione Paolo Grassi, Maria Giuseppina D’Arcangelo della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata, Vanda De Vito, nipote di Gioconda De Vito, Maria Grazia Melucci del Conservatorio “N.Piccinni” di Bari. Coordinerà l’Assessore alle Attività Culturali del Comune di Martina Franca, Antonio Scialpi.
La parte musicale della serata sarà invece affidata al Trio “Gioconda De Vito” nato nel 2016 all’interno della Fondazione Paolo Grassi, composto da Silvia Grasso (violino), Gaetano Simone (violoncello), Liubov Gromoglasova (pianoforte), che proporranno al pubblico il “Trio in Re Maggiore” di Muzio Clementi nella revisione di Alfredo Casella, il “Trio in re minore” di Felix Mendelssohn e “La danza ungherese in Re maggiore” di Johannes Brahms.
La mostra resterà aperta al pubblico in forma gratuita fino a domenica 8 aprile nei seguenti giorni e orari: tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00
il martedì, giovedì e venerdì anche il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00
il sabato e la domenica, la mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00, il pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
GIOCONDA DE VITO ( 1907-1994)
La violinista Gioconda De Vito, la più illustre figlia di Martina Franca del XX secolo, dedicò la sua esistenza fino al 1962 allo studio, all’attività concertistica e all’insegnamento. Nata il 26 luglio 1907 da una famiglia della media borghesia martinese, ben presto in tenerissima età mostrò spiccate doti musicali tali da essere considerata, senza retorica, un’enfant prodige: a tre anni già eseguiva sul mandolino brani appresi dalla banda musicale cittadina, allora diretta dal maestro Salvatore Miccoli, che le impartì i primi rudimenti di teoria musicale e di solfeggio. A otto anni intraprese lo studio del violino. Nel 1916 si esibì per la prima volta in pubblico in un concerto di beneficenza tenutosi a Martina, interpretando la famosa Fantasia per violino e pianoforte di Ernesto Camilo Sivori, noto violinista e compositore dell’Ottocento.
Nel 1919 fu ammessa all’VIII corso di violino presso il Liceo Musicale Gioacchino Rossini di Pesaro, seguendo le lezioni dei maestri Remy Principe e Attilio Crepax. Appena conseguito con lode il diploma di licenza e di magistero all’istituto pesarese nel 1921, a soli quattordici anni, fu scritturata per una tournée nei teatri delle principali città italiane.
Trasferitasi a Bari nel 1924, aprì una scuola di violino e di musica da camera e, nel 1925, assunse la cattedra di violino nell’Istituto Musicale Nicoló Piccinni, da poco fondato, che mantenne per circa un decennio.
Nel 1932 vinse il primo premio al Concorso Internazionale di Vienna, su oltre duecentocinquanta partecipanti, pertanto cominció ad affermarsi sul piano internazionale in Europa, mentre era già famosa in Italia, soprattutto per i concerti trasmessi dall’emittente radiofonica nazionale. Seguirono anni d’intensissima attività con concerti di altissimo livello in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Unione Sovietica, ecc., fino al 1962.
Invitata dagli organizzatori dei principali festival internazionali, Gioconda De Vito si distinse particolarmente nel Festival di Edimburgo del 1953, ove suonò con uno straordinario stradivario, detto il Toscano, costruito per il granduca Cosimo II de’ Medici e di proprietà dell’Accademia di Santa Cecilia. Si esibì due volte per papa Pio XII, il 16 novembre 1953 in privato a Castel Gandolfo e il 27 aprile 1957 nell’aula delle Benedizioni del Vaticano.
Nel contempo non trascurò l’attività didattica, diventando dal 1935 al 1961 titolare di cattedra di violino al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, ma nel 1962 decise di ritirarsi a vita privata.
Nel 1948 incise il suo primo disco per La Voce del Padrone; seguirono alcune registrazioni negli anni Cinquanta, quasi tutte eseguite negli Studi di Abbey Road di Londra per conto della stessa casa discografica.
Gioconda De Vito ritornò a Martina Franca nel 1945 per partecipare al concerto tenutosi al Teatro Miali (ora Verdi) per gli Amici della Musica e il 19 giugno 1982, in occasione dell’ambito riconoscimento Premio Testimonianze Martinesi-Patriae Decus, che l’Amministrazione Comunale, sindaco Franco Punzi, volle assegnarle.
Durante la manifestazione un autentico fremito di commozione percorse la sala affollata e un lunghissimo applauso concluse l’intervento della De Vito, un’autentica attestazione di amore filiale nei confronti della terra natale.
I più alti riconoscimenti, però, le sono venuti da parte della Repubblica Italiana: medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione, per l’insegnamento impartito al Conservatorio di Santa Cecilia; medaglia d’oro del Ministero del Turismo e lo Spettacolo, fatta coniare dal Comitato Nazionale in occasione in occasione dell’Anno Europeo della Musica 1985, riservata a insigni personalità italiane; il Premio Amadeus 1991, istituito dal Ministero per il Turismo e lo Spettacolo e dal Comitato Nazionale Italiano Musica, membro del CIM-UNESCO, per onorare nel nome di Mozart, personalità italiane riconosciute per il fondamentale contributo alla cultura musicale del nostro tempo. Il premio Amadeus fu consegnato alla De Vito presso l’Ambasciata Italiana a Londra.
Negli ultimi anni della sua vita frequenti furono i rientri estivi di Gioconda De Vito a Martina Franca, dove si intratteneva con signorile amabilità con parenti, amici, estimatori e operatori culturali.
Dimostrò di essere sempre una donna ricca di umanità e bontà, umile e profondamente religiosa, prima ancora di essere quella grande violinista del sublime che tutto il mondo conobbe. Morì a Roma nel 1994.