“L’università si farà, a patto che sia una struttura d’eccellenza” – Lo Stradone

“L’università si farà, a patto che sia una struttura d’eccellenza”

Un po’ di chiarezza in una situazione piuttosto confusa. Il sopralluogo effettuato dal vicepresidente della Provincia di Taranto e assessore all’Università Emanuele Fisicaro all’ITIS “Majorana” di Martina Franca è stato determinante per la risoluzione della travagliata costituzione del Corso di Scienze e Tecnologie della Moda in Valle d’Itria. Dopo aver ascoltato le motivazioni dei rappresentanti politici locali promotori del progetto (gli ex assessori Pino Semeraro e Giuseppe Chiarelli) e dopo aver constatato se non altro la buona volontà per l’istituzione di questo corso di laurea, Fisicaro si è però trovato di fronte a una notevole disorganizzazione, aggravata anche dalla premura dei tempi ristretti. “E’ mia volontà – ha spiegato il vicepresidente – far sì che il corso di Scienze e teconologia della moda si faccia a Martina, che è un territorio naturalmente portato per vocazione produttiva a tale scopo”.
Durante la visita, Fisicaro è rimasto favorevolmente impressionato dalla bella e imponente struttura dell’Itis “Majorana”, che ben si presta, come ha commentato, a sviluppare notevoli potenzialità, dati i suoi grandi spazi e la presenza di laboratori muniti di tutto punto. Proprio i laboratori dell’Istituto, diretto dal preside Lazzaro, dovrebbero ospitare provvisoriamente alcune lezioni del corso di laurea, per far svolgere nell’anno 2009-2010 (ecco il perché della premura dei tempi), il secondo e terzo anno di scienze e tecnologia della moda, per gli studenti iscrittisi negli anni scorsi a Taranto. A partire dal 2010-2011, invece Martina, dovrebbe diventare sede unica del corso in scienze e tecnologia della moda, con trasferimento anche del corso di Bari. Dovrebbe appunto, perché di certo non vi è niente, purtroppo. Quel protocollo di intesa firmato solo poche settimane fa, alla presenza dei sindaci di Martina, Locorotondo e Cisternino e del Presidente Florido, ormai è solo carta straccia. Bisognerà ripartire da zero, se davvero si vuole fare qualcosa di serio. La volontà da parte della amministrazioni dovrebbe esserci tutta.