TARANTO – Dopo la Provincia anche il Comune. Il comitato cittadino “Taranto Futura” ha presentato un ricorso al Tar di Lecce contestando la mancata attività dell’ente civico a tutela dell’ambiente.
Ieri sera il Tar leccese ha concesso 30 giorni di tempo all’amministrazione Stefàno per evitare la nomina di un commissario ad acta per l’emergenza ambientale.
Il comune, dal canto suo ora, dovrà presentare una relazione per spiegare i provvedimenti presi per la tutela ambientale. Una proroga concessa solo perché il Tar ha ritenuto opportuno, prima della nomina del commissario, accertare quanto fatto dall’Amministrazione.
Ma la questione viene da lontano. Dobbiamo, infatti, tornare indietro di 12 mesi quando “Taranto Futura”, presieduto dall’avvocato Nicola Russo, chiese al sindaco Stefano l’adozione di ogni atto utile ad evitare la grave situazione sanitaria dovuta all’inquinamento ambientale proveniente da lavorazioni di tipo industriale. Poi lo stesso Russo aveva presentato un primo ricorso al Tar per ottenere una risposta dal Sindaco. Dopo la vittoria, che dava al comune 90 giorni, ne era seguito un altro con la richiesta della nomina del commissario ad acta. Su questa richiesta il tribunale amministrativo regionale si è pronunciato ieri dando ancora al comune 30 giorni.
V.S.