Puntuali come la primavera, ogni anno arrivano le elezioni. Che siano comunali, regionali o nazionali, le elezioni chiamano i cittadini ad esprimere nella propria pienezza il senso di cittadinanza, il senso di democrazia. Basta una matita e qualche minuto libero e si demanda ad altri la possibilità di governare e l’opportunità di essere insultati e vilipesi, capri espiatori dell’incapacità di occuparci tutti insieme della Cosa Pubblica. L’italiano medio, si sa, pensa che la politica sia roba per altri, e d’altro canto non ci sono motivi per sospettare che sia altrimenti. La legge elettorale “Rosatellum” sembra fatta apposta per allontanare le persone dalle urne.
Eppure votare non resta che l’ultimo baluardo della democrazia. Per questo Santini, l’album che raccoglie il materiale elettorale, nato per gioco e divenuto subito un oggetto quasi di culto, ha il nobile obiettivo di far riavvicinare i cittadini alla politica, offrendo loro uno strumento che permette di giocare con le stesse elezioni. Dopo il successo ottenuto durante le amministrative del 2017, Santini si propone in tutta Italia come proposta di comunicazione nuova, come strumento per tener conto di chi si candida e cosa dice. Questa volta non ci sono giochi, non c’è nulla in palio, se non la vostra volontà di terminare l’album. Se questo non basta, potete leggere la storia dell’album sul sito albumsantini.it o cliccare qui per ottenere subito l’album.