La Cooperativa Serapia organizza il Cammino dell’Odegitria, dalla Valle d’Itria a Matera, 6 tappe a piedi, ogni domenica una tappa, a partire dall’11 febbraio e fino al 18 marzo quando faremo capolino tra i magici Sassi della Capitale Europea della Cultura 2019.
Programma
Il Cammino dell’Odegitria prenderà avvio domenica 11 febbraio dal santuario di Sant’Antonio ai Cappuccini di Martina Franca, splendido esempio di rococò con altari lignei minuziosamente intarsiati con bosso, noce e acero. Da qui attraverseremo l’elegante centro storico di Martina Franca e poi, lungo stradine di campagna e antichi tratturi della transumanza, tra pascoli di cavalli murgesi e boschi di querce, raggiungeremo il cuore della Riserva Naturale Bosco delle Pianelle.
Il Bosco delle Pianelle sarà poi il punto di inizio della tappa del 18 febbraio quando, dopo aver attraversato macchie, boschi e gravine raggiungeremo Mottola che, dall’alto del colle, domina il Golfo di Taranto.
Domenica 25 febbraio ripartiremo da Mottola alla volta di Castellaneta. Visiteremo le chiese rupestri di Santa Margherita e di San Nicola, quest’ultima definita la Cappella Sistina delle chiese rupestri medievali in terra jonica, toccheremo Palagianello con il casale cinquecentesco e la gravina, fino a Castellaneta.
Il 4 marzo ci daremo appuntamento davanti all’elegante santuario di Santa Maria del Pesco, sul ciglio della gravina di Castellaneta, per riprendere il cammino in direzione Laterza, verso Montecamplo, un’oasi di natura che, in periodo napoleonico, per la sua ricca biodiversità era denominato Monte d’Oro.
Laterza, capitale della maiolica, raffinata ceramica in voga soprattutto nelle corti del Seicento e del Settecento con deliziosi motivi floreali, dame e cavalieri in abiti spagnoleggianti, sarà il punto di inizio della tappa successiva, domenica 11 marzo. Da Laterza, infatti, muovendoci lungo il ciglio dell’omonima gravina, uno dei burroni più grandi d’Europa con vertiginose pareti calcaree che raggiungono 250 metri di altezza, raggiungeremo Ginosa, con il suo singolare Villaggio Rivolta, scavato con estrema ingegnosità nella tenera rocca calcarenitica.
E da Ginosa, il 18 marzo, ci muoveremo lungo la sconfinata steppa mediterranea caratterizzata da roccia affiorante, orchidee selvatiche e da aromatici cespugli di timo, fino a Matera, ambita e suggestiva meta dai mille volti e dalla storia millenaria.