Nelle ultime settimane la città ha assistito a una escalation di atti di vero e proprio vandalismo con la comparsa di scritte sui muri che deturpano il decoro della città.
Di questi episodi avevamo già dato evidenza in altro articolo, ma finalmente – anche se piuttosto tardivamente – è arrivata una presa di posizione di pubblica condanna anche da parte delle istituzioni e della politica. L’occasione è stata la conferenza stampa dell’Amministrazione Comunale per l’annuncio della riapertura dello stadio Tursi.
“Quelle scritte devono essere rimosse e a nome del Consiglio comunale auspico che non ce ne siano più”, ha detto il sindaco Franco Ancona.
Non stiamo certo dicendo nulla di nuovo, la paternità di quelle scritte è nota ed è di pubblica evidenza, in quanto riconducibile al mondo Ultras, tant’è che le forze dell’ordine sono al lavoro per circoscrivere il campo di azione con il fine di risalire agli autori.
Ma non si può certo fare di tutta l’erba un fascio, specialmente perché la maggioranza degli Ultras di Martina hanno già dimostrato in altre occasioni anche una certa forma di impegno sociale, a eccezione di questi spiacevoli episodi.
Compito della società civile deve essere quello di isolare questi facinorosi, che sono la minoranza e che evidentemente non vogliono bene alla città. Sì, ma in che modo? La risposta sarebbe bene arrivasse direttamente proprio dalla maggioranza di quella parte sana del mondo Ultras cittadino.
o.cri.