L’AVIS di Martina Franca comunica a tutti i soci e a tutti i donatori di sangue che, secondo l’ordinanza ministeriale firmata dal Vice-Ministro alla Salute, Prof. Ferruccio Fazio, recante “Misure urgenti in materia di profilassi vaccinale dell’influenza pandemica A/H1N1” (Ordinanza 09A11946 – G.U. Serie Generale n. 234 del 8 ottobre 2009), i donatori abituali sono stati inseriti nella lista delle categorie di persone a cui è diretta l’offerta della vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1. In ordine di priorità, l’offerta vaccinale sarà rivolta a persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale delle amministrazioni, enti e società che assicurino i servizi pubblici essenziali; i donatori di sangue periodici. In particolare, i donatori interessati sono quelli che abbiano donato negli ultimi 24 mesi, di età compresa tra i 28 e 55 anni. La vaccinazione, ovviamente, è facoltativa, ed i donatori interessati potranno recarsi già da oggi presso il centro emo-trasfusionale del Presidio Ospedaliero Valle d’Itria, dove i medici rilasceranno un’apposita certificazione con la quale si potrà prenotare la vaccinazione presso il centro di profilassi dell’Asl in Via Leone XIII. Lo scopo del provvedimento è quello di avere donatori sani vaccinati da poter fare donare nel periodo di massima diffusione dell’influenza A H1N1. Questa decisione voluta dal Prof. Fazio ed accolta con soddisfazione dalle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue potrà garantire la disponibilità di scorte per le cure degli ammalati nel periodo di maggiore picco dell’evento pandemico legato al virus A/H1N1. Questo inserimento è molto significativo in quanto implicitamente contiene un sostanziale riconoscimento della preziosa funzione dei donatori di sangue periodici all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Ancora una volta il volontariato dimostra di essere, in Italia, una valida fonte dalla quale i servizi pubblici socio-sanitari possono attingere per migliorare l’opera di assistenza a favore dell’intera cittadinanza. Non a caso il nostro Paese risulta essere l’unico al mondo che al momento abbia inserito i donatori periodici fra le categorie con diritto di precedenza vaccinale.