MARTINA FRANCA – Concluse le primarie del Partito Democratico è tempo di bilanci. Piero Fassino in un post sul suo blog trae tre indicazioni dai risultati: “L’esponente politico azzarda tre considerazioni: 1. Berlusconi paga l’arroganza di chi crede che tutto sia lecito, oltre ogni legge e codice morale. 2. Il Centrodestra non è imbattibile e il voto rende evidente la sua fragilità. 3. Il Pd e il centrosinistra hanno una classe dirigente in grado di riscuotere fiducia e consenso dei cittadini”. Al di là di queste considerazioni, se a livello nazionale il partito è già spaccato ancora prima di partire, con l’avvicinamento di Francesco Rutelli all’Udc di Casini e la possibile nascita di un nuovo soggetto politico, a Martina Franca le cose non vanno certo meglio. Le elezioni primarie, infatti, rappresentano un importante banco di prova per valutare quale possa essere, in linea di massima, il peso politico del partito. Sono stati 1244 i martinesi che hanno contribuito alle scelte nazionali e regionali, assegnando una significativa maggioranza sia a Bersani (55%) che a Blasi (49 %) ed eleggendo nell’assemblea regionale l’ex sindaco Martino Margiotta e il consigliere regionale Donato Pentassuglia. Se questa quantità di voti fosse la reale forza politica cittadina del primo partito di opposizione, allora la situazione sarebbe davvero disastrosa. Poco più di mille e duecento partecipanti alle elezioni primarie, rappresentano, su per giù, i voti del più quotato consigliere comunale del PdL. Preferiamo pensare, più ottimisticamente, che all’interno del partito molti esponenti abbiano scelto di non impegnarsi più di tanto per questo appuntamento, senza dimenticare che la fuoriuscita dalla scena politica di alcuni personaggi di grosso carisma, primi su tutti Tonino Scialpi e Lorenzo Micoli, ha comportato sicuramente qualche deficit di troppo.
Intanto il Comitato “Con Bersani09 – Blasi La Puglia in testa” a nome di Martino Margiotta e Nunzia Convertini vuole ringraziare quanti hanno voluto sostenere la nostra proposta politica per il loro voto. Ma a questi ringraziamenti – continuano – vogliamo aggiungere quelli ai democratici e alle democratiche che hanno ritenuto di sostenere altre posizioni all’interno del Partito. A nostro parere la diversità di posizioni espresse a Martina , specie per l’elezione del segretario regionale, è un elemento di vitalità che ci deve spingere verso la realizzazione di una vita di partito partecipata e condivisa. Al Pd martinese quello che deve far paura non è la diversità delle idee ma l’assenza delle idee”. Intanto domani martedì 3 novembre alle 19.00 all’auditorium Valerio Cappelli (zona Carmine) Martino Margiotta, Nunzia Convertini e alcuni rappresentanti della lista “Con Blasi La Puglia in testa” invitano per un dibattito quanti fossero interessati ad iniziare un nuovo cammino comune.
Un cammino iniziato già nei giorni scorsi con la dura, e forse ritardata, presa di posizione della segretaria cittadina Nunzia Convertini, che si era detta fortemente contraria nei confronti della prosecuzione dell’esperienza amministrativa guidata da Franco Palazzo. Dichiarazioni espresse anche all’interno dello stesso Consiglio Comunale da parte dei rappresentanti del partito, primo su tutti Giandomenico Bruni.
Ottavio Cristofaro