IL FATTO
Nel primo pomeriggio di ieri è arrivata l’ufficializzazione dell’azzeramento della giunta municipale. Passata la febbre per il Consiglio, il sindaco Palazzo è stato colpito dalla classica influenza stagionale, ecco spiegato il motivo il motivo del ritardo nell’azzeramento. Ieri l’ufficializzazione del provvedimento che, come già scritto, era stato richiesto dal partito dell’Udc e dal Pdl, per la costituzione della nuova maggioranza, assieme alla revoca delle nomine ai sette assessori finora in carica. Sempre nel pomeriggio la notifica dei provvedimenti firmati dal sindaco. Poco prima della formalizzazione si era riunita la giunta (assente il sindaco per la già citata influenza ndr) che ha deliberato l’integrazione del piano delle opere pubbliche e il conferimento dell’incarico per il regolamento del piano degli esercizi pubblici. L’ormai ex esecutivo, inoltre, ha deliberato che non si procederà ad impugnare il decreto ingiuntivo che le cooperative “San Giuseppe” e “Anthares” avevano avanzato nei confronti del Comune. Presenti alla riunione di ieri gli assessori Semeraro, Fumarola, Carrieri, Basta e Basile, mentre l’assessore Chiarelli in mattinata ha partecipato ad un incontro a Monopoli in tema di pianificazione di area vasta.
IL BLUFF
Questa squadra di governo dovrebbe essere confermata quasi interamente, ad eccezione di un paio di nomi al massimo. Un azzeramento, quindi, quasi del tutto inutile, che a questo punto poco c’entra con quel “rilancio qualitativo” richiesto dal partito dell’Udc e auspicato dal sindaco Palazzo.
UDC
A proposito dell’Udc, nei giorni scorsi la nota del consigliere Vincenzo Montanaro, il quale mette in discussione tutta una serie di fattori e afferma di subentrare “nel Consiglio Comunale di Martina Franca riconoscendosi nel partito in cui è stato candidato ossia l’Udc”. Nel frattempo però il neo-consigliere “contesta e considera destituita di ogni fondamento la notizia distribuita alla stampa nei giorni scorsi – sul riconoscimento del – ruolo di colui che si definisce come capogruppo dell’Udc nonché quello dell’attuale dirigenza cittadina – che Montanaro considera – completamente autoreferenziale e del tutto isolata da militanti ed attivisti del partito. Tale nota – diceva ieri Montanaro – non è stata mai né trasmessa, né firmata dal sottoscritto”.
LE REAZIONI POLITICHE
Intanto arrivano altre risposte politiche, tra cui quella del Partito dei Comunisti Italiani i quali sostengono che “l’Udc, è una delle tante schegge della vecchia Democrazia Cristiana, forse la più importante attualmente, se non altro perché è vivamente corteggiata da alcuni partiti del centrosinistra, in primis dal PD, specialmente dopo il suo distacco dal centrodestra. Il partito di Casini – si legge nella nota – ha ben capito la convenienza del ruolo di forza determinante, tanto per il centrodestra quanto per il centrosinistra, sostituendosi ad esso. Lo troviamo così – continuano i responsabili dei Comunisti Italiani – nel ruolo di finto oppositore del governo Berlusconi, salvo poi votare provvedimenti importanti dello stesso, mentre negli enti locali appoggia e fa parte di giunte di centrodestra, o di centrosinistra, pur di avere assessori nelle amministrazioni di comuni, province e regioni. La Provincia di Taranto – scrivono – ne è un esempio concreto ed eclatante”. Secondo i rappresentanti della Sezione “Gramsci”, il partito di Casini a Martina Franca “dopo aver espresso il sindaco Palazzo vittorioso è passato all’opposizione, portando in piazza persino gli asini e battendosi contro gli aumenti della tassa sui rifiuti. Proprio ora, che finalmente si stava per porre fine a questa agonia – continua la nota del Pdci – l’Udc ed il suo leader locale decidono di dare l’appoggio al sindaco Palazzo, dietro la promessa di un nuovo esecutivo”. Il partito dei Comunisti Italiani scrive duramente che “la politica intesa come trasformismo, attaccamento alle poltrone, la politica come affari e clientele, ha ancora una volta trionfato nella grande a Martina Franca!”
Di differente avviso il commento del Consigliere Regionale Gianfranco Chiarelli, secondo cui “L’avvio di un nuovo e virtuoso, percorso di rilancio dell’attività politico-amministrativa di governo, annunciato dal sindaco Franco Palazzo, non può che essere accolto con favore dall’intera comunità martinese, in attesa di risposte concrete sui principali temi riguardanti lo sviluppo e la crescita, sociale, economica e culturale della città”. Un’attesa che però Martina attende da anni, ma il Consigliere Chiarelli continua dicendo: “Registro molto favorevolmente l’iniziativa politica degli amici dell’Udc, che hanno voluto garantire il proprio impegno al sindaco Palazzo nel processo di attuazione di quelli che sono i punti condivisi di un percorso di governo che deve puntare al rilancio generale della città in tutti i suoi comparti vitali”. Ma Chiarelli ha già la testa alle prossime elezioni regionali e dice: “spero che questo riavvicinamento delle posizioni possa preludere ad un ritorno in quello che è sempre stato l’alveo naturale politico dell’Unione di centro, lo stesso dove auspico possa trovare naturale collocazione l’Udc anche in vista delle prossime elezioni regionali”. Secondo l’esponente del Pdl “Martina non può più attendere, è necessario promuovere una nuova ed efficace azione di governo indirizzata a garantire lo sviluppo della nostra comunità. Sono fiducioso – conclude Chiarelli – che questa nuova fase politica possa portare a centrare gli obiettivi prioritari, nell’interesse di Martina e dei martinesi”. Beato lui!
Ottavio Cristofaro