Le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL di Martina Franca chiedono un incontro urgente al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Martina, per affrontare i problemi connessi alla raccolta, allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e alla loro relativa tassazione.
“Da diversi anni – scrivono in una nota congiunta – il rapporto di fiducia tra il Comune di Martina Franca e il cittadino contribuente si è andato via via logorando, determinando sfiducia sulla legittimità degli atti impositivi, quali la Tarsu. L’imposizione annuale delle tasse sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani vede aumenti che si attestano sistematicamente sul 50% a cui si aggiungono accertamenti che alterano le dichiarazioni presentate dai contribuenti, senza che gli stessi ne siano informati, affinché esercitino il loro diritto alla contestazione. Infatti – continuano – solo i più attenti si accorgono che la consistenza della Tarsu, per l’anno 2009, è stata incrementata non solo dall’aumento annuale del 50%, ma anche dall’accertamento, non esplicitamente dichiarato dall’Amministrazione, delle superficie degli immobili, sulla base dei vani iscritti al catasto, il cui computo giammai corrisponde ai metri quadri netti, considerati dal regolamento comunale come base dell’imposizione della Tarsu.
Una riflessione a parte merita la Tarsu imposta nel 2007 per coprire la spesa sostenuta dal Comune in seguito ad una sentenza del Consiglio di Stato, che considerava legittima la richiesta dell’incremento della tariffa per lo smaltimento, avanzata dalla Cisa, per l’ultimo semestre del 2004 e per le annualità del 2005 e del 2006. Le organizzazioni sindacali hanno sempre sostenuto nelle diverse sedi, che quella imposizione fosse illegittima, poiché i debiti fuori bilancio, determinati da sentenze, sono coperti dagli avanzi di amministrazione e soprattutto perché le imposizioni fiscali non possono essere retroattive. La gravità della crisi economica che colpisce duramente anche le famiglie e i cittadini di Martina Franca impone una seria attenzione all’uso della leva fiscale, anche da parte degli enti locali. Ci sono Comuni che stanno prevedendo finanche riduzioni della tarsu per le famiglie in condizioni disagiate, che non riescono a fronteggiare il pagamento delle bollette. Su queste problematiche chiediamo un incontro, che possa servire a definire un comportamento che sia in grado di farsi carico della gravità della situazione”.