MARTINA FRANCA – Ancora nessun azzeramento, ma dovrebbe essere davvero una questione di ore. L’ufficializzazione potrebbe giungere (il condizionale è d’obbligo, visto che questa sarebbe dovuta giungere già nella giornata di lunedì scorso ndr) nelle prime ore di questo pomeriggio. Secondo alcune voci, però, dovrebbe trattarsi di una mera operazione di “marketing” che vedrebbe fuori dal nuovo esecutivo al massimo un paio di elementi. In dubbio la posizione di Pino Semeraro, così come quella di Nicola Basta, ma la partita è davvero molto aperta. La vera notizia del giorno è la dichiarazione del neo-consigliere Vincenzo Montanaro, il quale in una nota stampa diffusa in chiusura del nostro giornale scrive: “subentro nel Consiglio Comunale di Martina Franca riconoscendomi nel partito in cui sono stato candidato ossia l’Udc”. Nei giorni scorsi era apparsa su tutti i giornali, tra cui anche il nostro, un’altra nota stampa diffusa, questa volta, dal coordinatore cittadino Vito Pastore, alla quale Vincenzo Montanaro risponde e scrive: “contesto e considero destituita di ogni fondamento la notizia distribuita alla stampa nei giorni scorsi, che io riconoscerei il ruolo di colui che si definisce come capogruppo dell’Udc nonché quello dell’attuale dirigenza cittadina che considero completamente autoreferenziale e del tutto isolata da militanti ed attivisti del partito”. Dure parole rivolte evidentemente a Paolo D’Arcangelo e allo stesso Vito Pastore. “Preciso – sottolinea Montanaro – che tale nota, ampiamente diffusa, non è stata mai né trasmessa, né firmata dal sottoscritto. Mi appello – conclude – all’intervento della segreteria provinciale e regionale al fine di un rapido ed ormai necessario ripristino della dialettica democratica nonché delle regole Statutarie”.
Poche ore prima un’altra nota stampa del coordinamento cittadino dell’Udc in cui si esprime soddisfazione per l’esito degli incontri di questi giorni con il sindaco Palazzo a seguito del ritorno in maggioranza da parte dello stesso partito di Casini. Nella nota si legge che “l’Udc prende atto della volontà di revocare tutta la giunta come segno politico tangibile della volontà del primo cittadino di invertire la rotta della conduzione della vita amministrativa, uscendo da quella rovinosa seguita finora dalla sua maggioranza per niente coesa né produttiva”. Ma si tiene anche a precisare che “all’Udc non interessano i posti disponibili nella nuova giunta”. Secondo il partito “l’azzeramento della giunta in carica non rappresenterebbe un fatto rilevante e degno di apprezzamento se non fosse seguito da una serie di provvedimenti di segno diverso dal precedente, a cominciare dalla sua nuova composizione che deve essere di alta e qualificata competenza e numericamente contenuta”. Secondo gli esponenti dell’Udc bisogna “mettere in cantiere immediati provvedimenti che riducano le tasse comunali, come la tassa rifiuti”.
Interessante nella serata di ieri la puntata di “Punto Critico”, lo spazio di approfondimento politico in onda su Puntoradio. Alla trasmissione di ieri sera avrebbe dovuto partecipare lo stesso coordinatore del partito dell’Udc, Vito Pastore, il quale però nella mattinata di ieri ha comunicato la sua indisponibilità. In studio, assieme al conduttore della trasmissione, Giuseppe Casavola, il capogruppo del PD, Giandomenico Bruni, e il direttore di Puglia Press Antonio Rubino, la replica in onda questa mattina alle ore 13.30. Si è parlato di quanto accaduto nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di domenica scorsa. “L’Udc in questi due anni e mezzo – ha detto Giandomenico Bruni – ci ha ammorbati con tante prediche, oggi senza dare alcuna spiegazione entra in maggioranza”. Secondo Antonio Rubino “l’intera opposizione ha avuto più volte la grossa opportunità di mandare a casa Palazzo, ma non lo ha mai fatto; oggi dare il via a quella raccolta di firme non ha alcun valore”. Ricordiamo che nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale il partito Democratico assieme ad altre forze di opposizione hanno predisposto una raccolta di firme utile allo scioglimento della massima assise cittadina. Proprio ora che ormai non serve più a nulla, ma questo lo hanno capito un po’ tutti, anzi potremmo azzardare a dire che questa operazione è stata condotta proprio in virtù della certezza della sua totale inutilità. Tra i firmatari di oggi qualcuno aveva già tentato di dare il via alla procedura di scioglimento come i consiglieri Franco Mariella e Pasquale Lasorsa, quest’ultimo molto duro nel suo ultimo intervento, nella seduta di domenica scorsa, contro la scelta dell’Udc di passare in maggioranza, dopo che questo è stato, solo qualche mese fa, tra i promotori proprio di quelle raccolte di firme per lo scioglimento. Intanto della ormai famosa “svolta qualitativa” non vi è ancora traccia.
Ottavio Cristofaro