Spesso alcuni sintomi che possono sembrare vaghi e comuni vengono ignorati e confusi, a volte essi nascondono delle insidie che a lungo andare alterano l’equilibrio della nostre salute. Varie funzioni fisiologiche del nostro organismo vengono notevolmente influenzate dall’azione ormonale della tiroide, una ghiandola endocrina di circa 20 g situata nella regione anteriore del collo, davanti la laringe e la trachea; essa consta di due lobi congiunti da una porzione trasversale detta istmo, una particolarità anatomica che ne conferisce un aspetto simile ad una piccola farfalla.
Le cellule follicolari della tiroide in risposta all’ormone ipofisario TSH, la cui produzione è a sua volta regolata dall’ormone ipotalamico TRH, secernono gli ormoni tiroidei, triiodotironina (T3) e tiroxina (T4), che successivamente vengono rilasciati nel circolo sanguigno. Per sintetizzare questi ormoni la tiroide ha bisogno, innanzitutto, di un minerale, lo iodio, costituente del sale marino che si trova ampiamente nel pesce ed in molti frutti di mare, in secondo luogo, necessita di un amminoacido, la tirosina, che l’organismo può sintetizzare a partire da un aminoacido essenziale facilmente reperibile negli alimenti proteici, la fenilalanina.
Gli ormoni tiroidei hanno diverse funzioni tra cui influenzare direttamente lo sviluppo scheletrico e cerebrale regolare il metabolismo glucidico, intervenire nella lipolisi e nella lipogenesi, regolare la sintesi proteica, influenzare il sistema cardiovascolare, lo sviluppo di pelle, apparato pilifero e organi genitali e svolgere azione termogenetica, ad esempio la produzione dell’ormone tiroideo T3 è molto importante nella termoregolazione e nell’adattamento al freddo ed al caldo ambientale. I soggetti colpiti da ipotiroidismo sono nella stragrande maggioranza dei casi intolleranti al freddo, mentre le persone con eccessiva produzione ormonale tiroidea presentano un’elevata sensibilità al caldo.
Tutti i sintomi delle malattie della tiroide sono tuttavia aspecifici, poco riconoscibili ma piuttosto frequenti, tanto da colpire in media 1 persona su 20, con una netta prevalenza nella popolazione femminile, perciò è talvolta difficile individuare e identificare un problema dovuto a una disfunzione di questo organo. Per cui sarebbe auspicabile che gli eventuali campanelli d’allarme vadano ascoltati e analizzati rivolgendosi a un medico. Un test decisivo è quello del dosaggio di TSH che consente di diagnosticare danni alla tiroide sin dall’esordio.
La felicità è tutta lì nella buona salute..prendetevene cura!
Per definizione si definisce ipertiroidismo una condizione clinica caratterizzata dall’aumento degli ormoni tiroidei in circolo. Più diffuso è invece l’ipotiroidismo che ricalca invece la condizione opposta quindi una sindrome clinica caratterizzata da sintesi insufficiente o carente azione di T3 e T4. La causa più comune è una malattia autoimmune o sindrome di Hashimoto che ne provoca la distruzione. La cura consiste nella somministrazione di ormoni di sintesi.
Tra le più comuni manifestazioni in situazioni di ipotiroidismo, si verifica un aumento di peso invece nell’ipertiroidismo, si va incontro ad un aumento del metabolismo e a un sensibile dimagrimento, debolezza, stanchezza, astenia e carenza di forza muscolare, sono spesso sintomi di un cattivo funzionamento della tiroide.
Inoltre, gli ormoni tiroidei svolgono un’azione stimolante sulla muscolatura intestinale, in caso di ipertiroidismo si ha quindi un aumento delle contrazioni intestinali, al contrario, in situazioni di insufficienza ormonale può manifestarsi stipsi, oltre a secchezza della pelle, fragilità delle unghie, ed alterazioni della sfera psico-intellettiva: quindi vanno valutati con prudenza e attenzione, nell’ipotiroidismo disturbi della memoria, sonnolenza, difficoltà di concentrazione e nell’ipertiroidismo invece, insonnia, nervosismo e sbalzi di umore.
L’ipertiroidismo, come l’ipotiroidismo, è spesso associato a gozzo, cioè ad un sensibile aumento di volume e peso della tiroide. I noduli invece sono tumori generalmente di natura benigna a crescita lenta, che, in alcune circostanze, possono comportare diversi disturbi di salute. Un tumore maligno della tiroide rappresenta una delle principali cause di tiroidectomia, cioè conseguente rimozione dell’organo in questione.
Va ricordato che seppur gli ormoni tiroidei non sono essenziali per la sopravvivenza, sono importanti regolatori della qualità della vita. La felicità è tutta lì nella buona salute..prendetevene cura!.
Emanuela Saracino – Ricercatrice CNR