– MARTINA FRANCA – Numerose le segnalazioni da parte dei cittadini che ogni giorno lamentano disagi in città, molti di più quelli segnalati nelle zone dell’agro. L’ultima, solo in ordine di tempo, riguarda alcuni residenti della contrada San Paolo, uno dei centri extraurbani più popolosi della nostra città. “Non siamo raggiunti dalla linea Adsl” ci hanno detto alcuni cittadini, i quali ci ricordano che questo servizio si ferma poco più in là dell’ingresso cittadino, ben lontano dalla contrada. Una segnalazione che – ci dicono – è stata inoltrata diverse volte già alla passata amministrazione Conserva e allo stesso Palazzo, il quale pare aveva promesso loro, già in campagna elettorale non meno di due anni fa, che si sarebbe impegnato a favore della risoluzione di questa vicenda e di quella, ancor più grave, relativa alla gestione dei rifiuti. “Paghiamo la stessa tassa che pagano i residenti della città – dicono i cittadini di San Paolo – ma ci viene erogato un servizio ridotto rispetto alle nostre reali esigenze”. Pare, infatti, che la raccolta dei rifiuti avvenga una volta ogni due giorni, con una situazione che diventa critica specie nel fine settimana, per ragioni legate all’inevitabile incremento di rifiuti per via delle numerose attività presenti in zona. I residenti lamentano l’insufficienza del numero dei cassonetti della raccolta indifferenziata, con l’aggravante della totale inesistenza di cassonetti della raccolta differenziata, di questa infatti, è presente un solo punto di raccolta nei pressi della chiesa. Ma i disagi non si fermano qui, infatti, i residenti lamentano il mancato potenziamento della rete elettrica. Ci hanno detto che “basta un po’ di pioggia e salta la corrente elettrica”. Tanta la sporcizia che abbiamo fotografato nel boschetto che fronteggia la Casa di riposo nei pressi della farmacia. Il titolare del bar ci ha detto che “proprio per evitare la dispersione dei rifiuti in quel boschetto, ove possibile, si cerca di evitare la distribuzione di bottiglie o materiale similare che possa essere disperso nell’ambiente”. Quel boschetto pare risulti essere di proprietà di un privato cittadino, il quale ha davvero pochi strumenti a disposizione utili a fronteggiare l’inciviltà di coloro che hanno creato quella sporcizia.
Ottavio Cristofaro