Ci saranno anche inedite testimonianze di amici e collaboratori, come Carlo Fontana, Franca Cella, Michael Aspinall, che lavorarono a stretto contatto con Rodolfo Celletti in occasione del convegno organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi per ricordare i 100 anni dalla nascita del maestro nell’ambito della 43ª edizione del Festival della Valle d’Itria di cui lo stesso Celletti fu direttore artistico dal 1980 al 1993. Il convegno ha per titolo: «Rodolfo Celletti (1917-2004) – Maestro di scrittura e (censore) di voci».
L’incontro – ricorda un nota – si svolgerà in due giornate di studio, in programma domani e il 29 luglio, a conclusione delle quali è prevista la pubblicazione degli interventi e nel corso delle quali si presenterà la ristampa della “Storia del Belcanto”. Le giornata saranno coordinate da Angelo Foletto, presidente dell’associazione dei critici musicali e penna di Repubblica.
In particolare, il 28 mattina (10.30-13.00), sarà tracciata la figura di letterato e scrittore con interventi di Franca Cella, mentre Giancarlo Landini ricostruirà le genealogie vocali tracciate dal suo lavoro di storiografo delle voci, lasciando a Marco Beghelli la riflessione sulla persistenza del “metodo-Celletti” nell’ambito musicologico di oggi. Il pomeriggio (17.00-19.00) sarà dedicato a una riflessione sul significato storico del Festival della Valle d’Itria e sull’originale impianto critico-pedagogico-esecutivo che Celletti seppe istituire con la tavola rotonda Martina Franca – “Tu che le rarità”. La mattinata del 29 luglio (10.30-13.00) sarà aperta dalla documentazione critica mirata ai giudizi sulle due grandi “rivali”, Maria Callas e Renata Tebaldi affidata a Jacopo Pellegrini. Seguirà la testimonianza di Michael Aspinall, l’intervento di Alessandro Patalini sul tema “Rodolfo Celletti e la scuola del canto” e il pensiero di Mattia Palma, giovane critico e studioso d’opera di oggi sul valore e l’interesse che i giudizi storici e il metodo valutativo di Celletti suscitano ancora. Domani sera, inoltre, è prevista la replica dell’opera ‘Le donne vendicate’ di Piccinni.