‘Le donne vendicate’, la commedia di Carlo Goldoni musicata da Niccolò Piccinni che ha debuttato il 16 luglio scorso al Festival della Valle d’Itria, sarà nuovamente proposta domani nella suggestiva cornice della masseria ‘Luco’, nell’ambito del ciclo ‘Opera in Masseria’, voluto – come ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo Loredana Capone nella presentazione del Festival – per valorizzare le bellezze della Murgia.
‘Le donne vendicate’ ha debuttato con grandissimo successo durante il Carnevale del 1763, al Teatro Valle di Roma, su libretto rivisitato da Giuseppe Petrosellini, storico librettista del compositore barese. Dopo aver recuperato Cecchina, ossia La buona figliola (1990), L’Americano (1996), Roland (2000) e Re Pastore (2008), continuando l’azione di riconoscimento del ruolo dei compositori pugliesi nel primo melodramma, il Festival valorizza Piccinni, figura centrale dell’opera sia italiana sia francese della seconda metà del XVIII secolo, determinante per lo sviluppo dell’opera buffa.
L’opera affronta l’eterna e ambigua guerra tra i sessi e anticipa in qualche modo i temi ambivalenti della parità di genere. L’allestimento di domani sera, con la revisione critica di Francesco Luisi, per concessione della Società dell’opera buffa, è frutto della collaborazione del Festival con il Piccolo Teatro di Milano, l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e l’accademia del Belcanto Rodolfo Celletti.
Il giovane direttore Ferdinando Sulla cura la parte musicale e la direzione dell’orchestra Ico della Magna Grecia, mentre la regia è di Giorgio Sangati. Nei quattro ruoli protagonisti tre giovani artisti dell’Accademia ‘Celletti’: Chiara Iaia, Carlo Sgura, Barbara Massaro e il ventenne Manuel Amati, tenore originario di Martina Franca e attualmente in forza all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Le scene dello spettacolo sono di Alberto Nonnato, mentre i costumi di Gianluca Sbicca, ispirati agli anni della bélle epoque, sono realizzati attingendo al patrimonio del Piccolo, anticipando l’intesa per il settantesimo anniversario del primo teatro stabile italiano, nel nome di Paolo Grassi, tra i padri spirituali del Festival.
Si replica il 28 luglio nella masseria Palesi.