Collegio di merito Villa Nazareth. Esperienza unica, il bando scade il 20 luglio – Lo Stradone

Collegio di merito Villa Nazareth. Esperienza unica, il bando scade il 20 luglio

Si è appena chiuso il capitolo maturità e già molti ragazzi sono nel vortice della preparazione delle prove preselettive per l’università e della scelta, sempre carica di attese e speranze, ma anche di dubbi e paure, della sede e della propria sistemazione. Scelta non facile, perché le famiglie sono chiamate a fare un investimento, specie in tempi di crisi, spesso insostenibile e perché a volte i luoghi, le persone e i contesti in cui si è inseriti durante il percorso accademico possono giocare un ruolo importante sul raggiungimento del tanto agognato obiettivo della laurea.

A Roma, da oltre 70 anni, esiste una realtà davvero speciale, Villa Nazareth, uno dei pochi, selezionatissimi collegi di merito riconosciuti dal MIUR, dove, a differenza di altre strutture simili, non ci sono rette da pagare, costi per le famiglie, spese ulteriori rispetto a quelle strettamente legate all’università.

Il bando scade il 20 luglio

In cambio c’è la proposta di condividere la vita quotidiana alla luce di valori preziosi, quali il servizio alla società, la gratuità, la libertà, la vicinanza agli ultimi, la volontà di impegnarsi in un percorso che non sia solo di studi, ma di crescita umana e culturale a 360 gradi. Diversi ragazzi di Martina, della provincia di Taranto e della Puglia intera hanno già fruito di questa incredibile opportunità e ora sono professionisti affermati, nelle loro terre di origine, o a Roma oppure ovunque le loro riconosciute doti e preparazione li abbiano fatti apprezzare, persino all’estero. Insomma un’occasione più unica che rara, rivolta a giovani talentuosi provenienti da famiglie con situazioni economiche inadeguate al sostegno di un percorso universitario d’eccellenza, a cui si accede tramite concorso, come indicato nel bando prossimo alla scadenza.

Sulla bellezza di questa esperienza parlano più di ogni altro le testimonianze dirette di chi l’ha vissuta e persino di papa Francesco, che visitandola, nel giugno del 2016, l’ha definita una unica, visto il suo originalissimo contributo alla crescita e al sostegno di così tanti giovani e famiglie e della società tutta, cha tanto ha bisogno di persone attente, capaci, ricche di cultura critica, aperte al dialogo, preparate nei loro campi, pronte a far fruttare quanto appreso durante gli studi.

Rosarita Digregorio