Truffa ai danni dell’Ilva, nei prossimi giorni l’esposto alla Procura – Lo Stradone

Truffa ai danni dell’Ilva, nei prossimi giorni l’esposto alla Procura

E’ ancora giallo sulla presunta truffa all’Ilva. Dopo un fine settimana passato dagli avvocati del Gruppo Riva a studiare le carte e ad individuare le strategie da adottare in merito alla questione, si apre, ora, una settimana decisiva sul fronte delle fatture “gonfiate”. I legali stanno, infatti, preparando un maxi esposto alla Procura della Repubblica; un dossier sull’intera vicenda, da consegnare, nei prossimi giorni, al procuratore capo Franco Sebastio, già informato dal titolare dell’azienda sulla “strana” vicenda. Si tratta di un raggiro di diversi milioni di euro, probabilmente 20, che vedrebbe coinvolte quattro imprese, tre del nord e una tarantina, e la probabile complicità di alcuni responsabili di reparto dell’azienda siderurgica e di alcuni fornitori. Finora sarebbero 25 le persone collocate in ferie forzate per precauzione perché ritenute coinvolte, a vario titolo, nel giro milionario di forniture d’oro. Secondo un’indagine interna all’industria, capi turno e capi reparto dei magazzini decentrati avrebbero gonfiato le fatture per gli acquisti dei materiali e motori elettrici. Com’è noto, l’anomalia riguarderebbe l’acquisto di capi d’abbigliamento, di apparecchiature, di piccoli materiali e utensili acquistati a prezzi esorbitanti, non di certo di mercato. La truffa milionaria ai danni del titolare della più grossa impresa del territorio, capace di impiegare circa 13 mila dipendenti, sarebbe frutto di un meccanismo ben congeniato e altrettanto bel collaudato. Per ora, mentre le voci all’interno dello stabilimento corrono veloci, ma anche contraddittorie, sulle cifre e le persone coinvolte, l’azienda è in silenzio stampa rinviando ogni dichiarazione a data da destinarsi.

Valeria Semeraro