– MARTINA FRANCA – Ancora incerta la data di convocazione del Consiglio Comunale dopo il forfait della scorsa settimana nelle sedute del 29 e 30 settembre. Intanto però sulla scrivania del sindaco Palazzo giace la diffida del Prefetto di Taranto, che ordina alla massima assise cittadina l’approvazione del provvedimento relativo agli equilibri di bilancio. Tra Comune e Prefetto esiste un cospicuo rapporto epistolare che, per fortuna, spinge gli amministratori locali a rispettare precise scadenze, che altrimenti non sarebbero neppure prese in considerazione. La diffida prefettizia, per chi non lo sapesse, è un ammonimento che il Prefetto di Taranto invia alle Amministrazioni Comunali per rimettere queste sul binario del corretto funzionamento istituzionale. Pur non essendo irrimediabile dal punto di vista amministrativo, rappresenta una grave carenza dal punto di vista politico, specie se la diffida avviene puntualmente in occasione di importanti provvedimenti, come nel caso di Martina. Ora toccherà approvare gli equilibri di bilancio entro il prossimo 24 ottobre, cosa che pare questa volta più complicata del solito. Il Consiglio dello scorso 29 settembre avrebbe dovuto approvare la surroga del consigliere comunale Montanaro, a seguito della nomina assessorile di Pino Semeraro, e in seconda battuta avrebbe dovuto discutere il piano casa. Il 30 invece, si sarebbe dovuto discutere proprio dell’approvazione degli equilibri di bilancio, come unico punto all’ordine del giorno. La scadenza per il piano casa, inizialmente imposta per il 2 ottobre dalla Regione, è stata prorogata ancora per qualche settimana e così messo da parte, almeno momentaneamente, questo argomento si potrà passare in rassegna alla trattazione dell’ingresso in Consiglio di Montanaro, cosa che al momento pare essere più complessa del previsto. Semeraro, ormai, non può più dimettersi dalla carica di assessore, altrimenti sarebbe del tutto fuori dal Consiglio, così come avvenne per Martino Miali. Qualora venissero fuori impedimenti tecnici nei confronti di Montanaro, bisognerà pescare ancora dalla lista dell’Udc e ad entrare in Consiglio sarebbe Pino Guarini, attualmente passato nei Verdi, e questo ovviamente sarebbe un gravissimo autogol per un Palazzo alla continua ricerca di una maggioranza. Per quello che riguarda, invece, l’approvazione degli equilibri di bilancio, risulta essere molto strano come si possa pensare di dare il via a tale approvazione in assenza (ormai da diversi mesi) dell’intero organo del Collegio dei revisori dei conti. Ma la votazione dovrebbe comunque avvenire, così come avvenne lo scorso giugno quando questa riguardava, addirittura, il bilancio di previsione, a patto che si trovino sedici consiglieri disposti ad “alzare la mano”. Nella giornata di ieri intanto è arrivata la replica immediata di Pino Guarini. Pare, infatti, che per quanto riguarda la nomina del consigliere comunale Vincenzo Montanaro, non sia cambiato nulla, nel senso che la questione resta ancora sostanzialmente aperta. Resta infatti da definire se esistano liti pendenti tra il Comune di Martina Franca e lo stesso Montanaro, che qualora venissero confermate bloccherebbero la sua nomina consiliare. Il fatto stesso che nulla sia cambiato dall’ultimo consiglio comunale dello scorso 29 settembre, avvalora l’ipotesi paventata da molti (ma non confermata ndr) dell’esistenza di queste ultime. Il consigliere comunale Franco Mariella, dell’Italia dei Valori, aveva detto nel corso di un suo spazio autogestito in una trasmissione televisiva che “nessuno meglio dello stesso Comune può sapere se esistano ragioni di incompatibilità e/o ineleggibilità, pertanto non si comprendono le ragioni di un tale ritardo, da parte dell’Ente, nella nomina consiliare”. Come già detto, nel caso in cui venissero a galla ragioni di ineleggibilità da parte di Montanaro, il suo subentrante sarebbe Pino Guarini, candidato alle ultime elezioni comunali con l’Udc e attualmente esponente dei Verdi, il quale nella giornata di ieri ha scritto una nota, resa poi pubblica, al coordinatore dell’Udc martinese Vito Pastore. “Non ho l’abitudine – scrive Guarini – nè di precisare nè di ratificare i miei comportamenti e le mie decisioni, ma visto che tutti mi chiedono di che colore sono, a quale gruppo politico appartengo e se appoggerò il Sindaco Franco Palazzo, non mi sottraggo ad un chiarimento. Il mio impegno in politica – dice Guarini – e la mia lealtà agli ideali del centro moderato sono intatte e risapute. La politica dal mio punto di vista è servizio, attenzione alle problematiche della gente, investire sulle nuove generazioni, dimostrare nei fatti di essere persone serie. Ho contribuito – continua Guarini – a costruire a Martina prima il Ccd e poi l’Udc, senza mai recriminare posti di potere. Per me non è importante essere eletti, è importante invece fare squadra, ed io ho il piacere di fare squadra con gente seria e preparata”. Ma tiene anche a precisare il suo percorso politico in questi due anni e mezzo, dicendo: “la mia collaborazione con il movimento dei Verdi non è stata una scelta di campo e neanche una scelta politica, ma un’attenzione per le problematiche da loro poste, che si è tradotta in una collaborazione esterna richiesta da persone a me molto vicine, che vogliono fare un’esperienza pulita all’interno di un movimento che non ha né capi né padroni, ma soprattutto non ha servi sciocchi”. Guarini ritiene, inoltre, condivisibile il progetto di Casini dell’Unione di Centro, condividendo la linea politica portata avanti a Martina Franca dall’avv. Pastore in questi ultimi mesi. In mattinata di ieri, intanto, è stata protocollata la diffida prefettizia, che prevede la votazione degli equilibri di bilancio entro il 24 settembre, mentre l’Udc, da parte sua, rende noto l’ingresso nel suo gruppo consiliare di Mino Marzulli, il quale nelle prossime sedute dovrebbe ufficializzare la sua posizione. Nel frattempo si attendono sviluppi sulla questione Montanaro, che dovrebbe essere discussa nella prossima adunanza, della quale però non si conosce ancora la data.
Ottavio Cristofaro