Al Piccolo Teatro di Milano, come da tradizione, il Prof. Franco Punzi, Presidente del Festival della Valle d’Itria, assieme ai Maestri Alberto Triola (direttore artistico) e Fabio Luisi (direttore musicale), hanno presentato la 43ª edizione del Festival della Valle d’Itria, quest’anno in programma dal 14 luglio al 4 agosto.
Nell’occasione sono intervenuti anche il commissario straordinario del Comune di Martina Franca, Dott. Ferdinando Santoriello, e il Dott. Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano. Presente, in rappresentanza della Regione Puglia, il dott. Aldo Patruno Direttore del Dipartimento turismo e cultura che, durante il suo intervento, ha espresso la perfetta sintonia tra gli indirizzi della Regione e i contenuti del Festival e della Fondazione Paolo Grassi.
Nell’edizione 2017 del Festival trovano spazio due giganti della tradizione italiana: Claudio Monteverdi, di cui ricorrono i 450 anni dalla nascita, con l’originale spettacolo Altri canti d’Amor (l’emblematico titolo che dà unità drammaturgica a tre magnifici madrigali) e Antonio Vivaldi, al quale è riservata l’inaugurazione con un nuovissimo spettacolo, l’Orlando furioso, realizzato in coproduzione con la Fenice di Venezia.
Il direttore musicale del Festival Fabio Luisi prosegue nel suo personale percorso di approfondimento del Belcanto italiano portando in scena, per la prima volta in epoca moderna, Margherita d’Anjou di Meyerbeer. Ai giovani talenti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” è affidata l’opera workshop Un giorno di regno di Giuseppe Verdi, da realizzare in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bari e il contributo della Fondazione Puglia.
Il Festival conferma una delle più fortunate iniziative delle ultime stagioni l’Opera in masseria con Le donne vendicate di Niccolò Piccinni su testo di Goldoni. Al Chiostro di San Domenico invece andrà in scena Gianni Schicchi di Giacomo Puccini in versione cameristica.
Oltre al tradizionale Concerto Sinfonico a Palazzo Ducale, un concerto vivaldiano con I Barocchisti di Diego Fasolis e il violino solista di Duilio Galfetti perLe quattro stagioni.
Suggellano la composita e ricchissima offerta di questa 43ma edizione il convegno di due giornate “Rodolfo Celletti – Maestro di scrittura e (censore) di voci” e la mostra documentaria “Amore e Marte – arte, immagini, visioni dalla Magna Grecia al Rinascimento” organizzata in collaborazione con il MarTa, Museo Archeologico di Taranto.
Il direttore artistico Alberto Triola, duranete la conferenza stampa ha affermato: “È sottile ma abissale il confine che separa tradizione e ripetitività, valorizzazione dell’identità e rifiuto di ciò che non è noi, nostro, noto. Il nostro Festival è tutto tranne che convenzionale e prevedibile. A Martina Franca le idee sono sempre state chiare. Palazzo Ducale si è trasformato nei decenni di storia del Festival nell’epicentro di una rivoluzione pacifica, contro i rischi dell’omologazione e del pregiudizio.”
In allegato la relazione artistica del M° Alberto Triola, il programma completo e il manifesto del Festival, anche quest’anno affidato all’estro e al talento della giovane artista martinese Francesca Cosanti.