Fabio Campanella, difensore centrale classe 83, è uno degli acquisti eccellenti che la società capitanata dal presidente Donato A. Muschio Schiavone ha finalizzato nel sontuoso calciomercato. Anche lui come quasi tutti i suoi compagni, vanta trascorsi in categorie superiori tra i quali spiccano i campionati nel Fasano in C2 e nel Martina in C1, dove, però, a causa di un infortunio fastidioso al tendine di Achille, non ha potuto dimostrare tutte le sue capacità. E a Martina è tornato per riprendersi il passato. Ecco la sua intervista.

Fabio, rieccoti nel Martina, questa volta in Promozione, ma sicuramente con grandi ambizioni. Vero?

“Non ho esitato un secondo a sposare il progetto del Martina. La voglia di ritornare nel calcio che conta con una programmazione sana, ma soprattutto con un parco giocatori di spessore, mi ha portato ad accettare con grande entusiasmo questa avventura. Martina non merita questo palcoscenico e confidiamo anche nell’aiuto del pubblico e della tifoseria per vincere questo campionato che ritengo il più difficile”.

Perché?

“Perché la nostra squadra è decisamente di categoria superiore, non a caso giovedì abbiamo battuto una squadra di serie D. Questo significa che abbiamo tanta qualità, che emerge chiaramente quando cresce il livello. In Promozione, invece, si punta tanto sulla corsa e le partite sono molto più difficili”.

Quindi, cosa ci vuoi dire?

“Dobbiamo pensare solo a vincere partita per partita senza pensare troppo allo spettacolo. Per far questo occorre grande compattezza e umiltà. Dobbiamo comportarci da squadra operaia e non sottovalutare mai i nostri avversari. Questo campionato lo possiamo perdere solo noi”.

Grande fisico, velocità, ottimo stacco di testa, ti piace giocare anche d’anticipo…

“Sì, voglio sempre vincere il duello con il mio avversario. Ma quello che conta è che faccia bene la squadra. Voglio contribuire alla vittoria di questo campionato, magari anche con qualche gol”.

Più volte miglior difensore in Eccellenza, pronto a ripeterti in Promozione?

“Se arriva questo riconoscimento sarò contento, ma lo sacrificherei volentieri per far tornare al più presto il calcio a Martina nella categoria più consona alla sua tradizione sportiva”.