Sono 97 i giovani corsisti che dal 12 settembre e fino alla fine di ottobre, saranno impegnati nel corso di formazione per diventare operatore di ecomuseo.
Parte sabato, infatti, il corso di formazione per gli operatori dell’Ecomuseo di Valle d’Itria, un progetto portato avanti da 6 Comuni, 3 Province, per un territorio di 721 kmq circa. L’iniziativa, tanto ambiziosa quanto lungimirante, vede la collaborazione dei paesi della Valle d’Itria e della costa adriatica, quali: Locorotondo, Martina Franca, Cisternino, Alberobello, Fasano e Monopoli.
Secondo quanto previsto dagli accordi presi nei mesi scorsi dai sindaci ed assessori che si sono occupati del progetto, ciascun Comune ha provveduto a pubblicare un avviso pubblico con il quale sono state raccolte le adesioni dei giovani interessati a diventare operatore di ecomuseo. Dalla selezione effettuata, ne sono stati convocati 97, che si ritroveranno sabato 12 settembre a Villa Mitolo, a Locorotondo, alle ore 9,30, per iniziare la formazione.
Intenso il programma del corso, alla cui organizzazione ha collaborato il Laboratorio di Urbanistica Partecipata di Locorotondo, di cui è referente l’arch. Eugenio Lombardi, seguendo il metodo Jovial Ecomuseum Training (i’JET), un percorso di crescita delle capacità progettuali, relazionali e di gestione dello staff degli ecomusei proposto dalla Comunità di pratica Mondi Locali, sezione italiana della Rete europea degli Ecomusei.
Sono 6 i moduli previsti, con la partecipazione di docenti esperti, sia locali che nazionali, in ciascuna materia che verrà trattata. Il percorso proposto per questo specifico progetto prevede 40 ore di docenza per:
-capire cos’è e che cosa fa un ecomuseo;
-come promuovere e favorire la partecipazione;
-progettare l’ecomuseo, lettura del territorio: le mappe di comunità;
-ecomuseo e sviluppo locale.
Il percorso formativo si arricchirà della conoscenza delle realtà storico-culturali locali e promuoverà anche casi-studio pratici con esito finale in tesine che aiuteranno le commissioni comunali nella selezione finale dei 5 giovani titolari delle sezioni ecomuseali locali.
Al termine del corso, ciascun partecipante realizzerà una tesina che verrà valutata dalla commissione esaminatrice che, alla fine del corso, dovrà valutarle per individuare 5 allievi per ciascun Comunei quali saranno i diretti protagonisti della costituzione dell’Ecomuseo di Valle d’Itria nei successivi 12 mesi. Questi avranno un budget, messo a disposizione dai 6 Comuni, con cui gestire questa fase iniziale dell’Ecomuseo di Valle d’Itria. Per tutti gli altri partecipanti, un valido corso di formazione e la concreta possibilità di continuare a collaborare con l’Ecomuseo di Valle d’Itria.
“Comincia adesso”, dichiara il sindaco Giorgio Petrelli, “un percorso lungo e proficuo, che vede la stretta collaborazione di Comuni vicini tra loro e che hanno inteso avviare una serie di progetti per lo sviluppo e la valorizzazione del loro territorio.
L’Ecomuseo di Valle d’Itria insieme al PUG Partecipato, la cui bozza di Documento di Programmazione Preliminare è al vaglio della cittadinanza, rappresentano gli strumenti in mano alla popolazione per ripensare il nostro territorio, la nostra città e gli spazi in cui ritrovarsi e vivere”.