Ecco perché “La Ghironda” è stata sospesa a Martina – Lo Stradone

Ecco perché “La Ghironda” è stata sospesa a Martina

Delusione negli occhi del presedente dell’associazione “La Ghironda”. Stamattina, nel corso di una conferenza stampa, sono state presentate le motivazioni che hanno portato all’annullamento delle tappe del 29 e del 30 agosto che avrebbero dovuto chiudere il tour della rassegna di artisti di strada proprio a Martina Franca. “La Ghironda”, dunque, sarebbe ritornata nella sua città natale proprio a fine agosto dopo un’assenza di quattro anni; l’ultima volta, infatti, in cui Martina ha potuto godere di questa manifestazione, è stato nel 2005. Le ragioni di tale annullamento vanno ricercate nell’ “insensibilità e superficialità dell’Amministrazione” che, non solo non ha finanziato l’evento per mancanza di una previsione di spesa (erano stati chiesti 50 mila euro) ma ha anche richiesto il pagamento qualche giorno prima (esattamente il 12 agosto) di alcune somme per poter usufruire di servizi di proprietà del comune (palchi e gazebo). “Sono estremamente deluso da questa Amministrazione. – ha commentato Giovanni Marangi – All’inizio ho riscontrato entusiasmo nell’intera Giunta comunale ma, con il passare dei giorni, tale entusiasmo è venuto meno. Nonostante non fossimo certi di avere il finanziamento chiesto avevamo deciso di continuare per riportare la Ghironda qui dove è nata, a Martina, fino a quando non ci hanno chiesto il pagamento per alcuni servizi. E’ davvero assurdo tutto ciò. Questa è una manifestazione meritevole di entrare nel bilancio di previsione perché la città ne è fortemente affezionata. Sebbene io non abbia ricevuto nessuna telefonata dagli esponenti della politica, la città mi è stata fortemente vicina, soprattutto i commercianti che hanno dimostrato il loro affetto e il loro attaccamento alla manifestazione”. Se si chiede al patron dell’evento se il prossimo anno richiederà nuovamente il finanziamento, tituba un po’, e poi risponde “Non so cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi”. Risposta che fa intendere che, forse, il dialogo non si è definitivamente rotto.

Valeria Semeraro